Gli effetti del cambiamento climatico su Venezia

Disastri ambientali e città sommersa: non soltanto uno scenario da film

I cambiamenti climatici già in atto da molti anni e causati per lo più dall’inquinamento atmosferico, del suolo e dei mari, hanno portato effetti spesso devastanti come per esempio tornado e uragani, ma le conseguenze il più delle volte hanno un impatto meno visibile, meno scenografico e violento, di lungo o medio termine come l’estinzione di alcune specie di flora e di fauna, o, nel caso della città lagunare, dell’estinzione di vere e proprie città.

Secondo le più attendibili previsioni della scienza, Venezia è destinata infatti a essere completamente sommersa dall’acqua nel giro di pochi secoli.

Le cause e gli effetti del cambiamento climatico sono interconnesse tra loro.

È proprio questo il motivo per il quale le conseguenze del fenomeno che ormai gli scienziati studiano da molti anni, e per il quale lanciano l’allarme, possono accelerare i disastri ambientali portando alla luce uno scenario peggiore di quello ipotizzato. Basti pensare alla desertificazione dovuti all’innalzamento delle temperature per esempio al sud d’Italia, e appunto al conseguente innalzamento del livello del mare a Venezia.

Gli effetti del cambiamento climatico su Venezia dipingono uno scenario apocalittico.

Venezia infatti è uno dei territori maggiormente colpiti e più vulnerabili, proprio per la sua conformazione sul livello del mare. Già da tempo infatti l’alta marea che sommerge piazze e monumenti è aumentata, costringendo l’amministrazione a interventi straordinari.

Come salvare la città di Venezia dall’effetto dei cambiamenti climatici?

Una delle soluzione adottate fino ad oggi, tra quelle possibili a livello locale, è rappresentata per esempio dall’installazione di alcune specie vegetali autoctone all’interno della laguna, che proprio per la loro natura riescono ad apportare benefici all’ambiente marino e a mitigare le conseguenze di un cambiamento del clima originato anche a livello globale. È infatti molto importante a questo proposito il mantenimento dei terreni paludosi vicino alla costa veneziana.

A questo proposito il MOSE, la gigantesca diga a protezione della città, è uno dei tentativi ingegneristici adottati in anni recenti di maggior impatto positivo per la prevenzione strategica e pianificata del fenomeno.

Il cambiamento climatico danneggia l’ambiente, l’economia e la società.

Pensare alla totale sommersione della città di Venezia rappresenta davvero uno scenario apocalittico, ma senza conseguenze così devastanti, sono da considerarsi anche i danni di natura socio-economica, sia per l’industria ittica che per l’agricoltura, per le attività commerciali e per quelle residenziali e ricettive.