Venezia come l’impero italiano

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Ha il potere di incantare gli stranieri e ogni incontro con Venezia è una nuova eccitazione nella ben nota decorazione di storia e tradizione, magia e avanguardia, una linea di strade e canali senza rivali, piazze, stili diversi e bar. Le case vecchie veneziane e torri storte che altrimenti sarebbero ripugnanti in qualche altro ambiente, sono proprio stupendi qui.

È come “femme fatale” – una volta che ti innamori di lei, è per il resto della tua vita.

La Serenissima.

E’ stata visitata da vari boemi e cosmopoliti, tutti alla ricerca di un’ispirazione insuperabile e ingannevole. Una volta in un bar veneziano, Hemingway sorseggiava i cocktail di Bellini mentre pensava ai problemi che hanno torturato i membri della “Generazione perduta”. Non c’è da stupirsi che Venezia abbia avuto un Vivaldi. Proprio lì sono stati creati i toni perfetti per “Le quattro stagioni”.

La storia di Venezia

Nell’828, la reputazione di Venezia cresce ulteriormente, dopo che sono riusciti ad acquistare le reliquie di San Marco (è stato fatto da due mercanti veneziani). I leoni alati, (il simbolo di questo santo), cominciano a essere costruiti ovunque a Venezia. Il potere bizantino è debole, l’autonomia si rafforza e Venezia diventa indipendente.

La repubblica fu fondata nel VII secolo su una rete di oltre 100 isole situate nella laguna sulla costa settentrionale del Mare Adriatico. Ben presto divenne uno dei più grandi imperi commerciali dell’Europa medievale, la cui influenza si estese ben oltre il Mediterraneo orientale. A poco a poco la Repubblica di Venezia ha occupato la maggior parte della valle del fiume Po.

Già nel X secolo, stabilì forti legami politici con Costantinopoli, che portarono a privilegi commerciali che i mercanti veneziani hanno ricevuto dagli imperatori bizantini. Ciò le ha dato un vantaggio significativo rispetto ad altre città dell’Europa occidentale. Per secoli Venezia è stata il centro della cultura e dell’arte bizantina. La migliore testimonianza di questo è il più grande edificio sacrale, la Basilica di San Marco. Dopo la caduta di Costantinopoli, molti intellettuali greci hanno trovato qui un rifugio.

Quando il primato sulla terra bizantina fu conquistato dalla popolazione musulmana, i veneziani entrarono gradualmente in contatto con la cultura islamica. Come risultato di questa interazione, Venezia divenne il più grande esponente della civiltà di Medio Oriente nell’Europa cristiana, che ebbe un profondo effetto su tutto.

A Venezia c’erano tutti i tipi di artigiani. Furono aperti i diversi negozi di tessuti pregiati, lampade di vetro colorato che il sultano turco stava acquistando per il suo palazzo. C’erano sempre navi nei porti veneziani pieni di porcellane, pietre preziose, cavalli purosangue e andavano in mare aperto, pieni di merci dalle botteghe artigiane veneziane.

Per competere con le opere d’arte d’Oriente, alle quali i ricchi veneziani erano circondati nei loro palazzi, gli artigiani veneziani cominciarono a imitare gli stili orientali. Il vetro dorato e smaltato diventa una necessità per i veneziani di abituarsi gradualmente. A causa di frequenti incendi, il governo della città trasferì la produzione di vetro sull’isola di Murano.

Dal IX al XII secolo, Venezia si sta trasformando in una forza navale, strategicamente posizionata nel nord dell’Adriatico, protetta dalla laguna, praticamente invincibile, impegnata negli scambi tra l’Europa occidentale e sud-orientale, ma anche in Asia e in Africa.

Per secoli, i mercanti veneziani (tra cui Marco Polo), visitarono gli imperi levantini alla ricerca di spezie e di merci esotiche e in questo modo hanno provveduto i mercati e i negozi veneziani. Grazie a ciò, Venezia ha ricevuto il titolo di “Bazar europeo”, e, per la sua tipica architettura orientale, fu anche chiamata “Specchio d’Oriente”.

Vetro, tappeti, sete, armi, ceramiche, sculture, metalli preziosi, mobili, dipinti, libri, rilegature, manoscritti, armi finte, oggi sono conservati nei musei, chiese e nelle gallerie veneziane – Biblioteca Nazionale Marciana, Basilica di San Marco, Museo Civico Correr.